E’ la prima volta dopo 30 anni di continui aumenti: gli stipendi complessivi degli statali sono stati nel 2011 di 170 miliardi di euro, cioè -1,6% rispetto il 2010.
Per il 2012 è previsto un ulteriore calo del 2,3% che poterà la spesa per gli stipendi dei dipendenti statali fino a 165 miliardi ( circa).
Questo è stato possibile grazie al blocco dei contratti e i vincoli al turn-over che stabiliscono che si possa assumere nel limite del 20% del personale uscito e della spesa per questo personale.
Di fatto le retribuzioni sarebbero diminuite dell’8%, secondo quanto ha detto il Presidente dell’Aran.
“Il nostro compito – ha detto il presidente dell’Aran, (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) Sergio Gasparrini – è stato svolto. Il dimagrimento c’è stato e un ulteriore parte ci sarà nel 2013. Ora dobbiamo guardare alla qualità della spesa.”
Ricordiamo che nel bilancio dello Stato italiano, una delle spese più grandi è proprio quella per la Pubblica Amministrazione.
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