Ieri sera si è spento il rivoluzionario Chavez, quello che é riuscito a nazionalizzare il petrolio senza conseguenze, senza cioè che la CIA scatenasse un colpo di Stato in Venezuela.

Come si può vedere il prezzo del petrolio ( grafico a destra) è calato in questi ultimi periodi, ma ora cosa succederà?

La situazione in Venezuela sembra piuttosto instabile, o meglio: questo è quello che tanti organi di stampa riportano, ma è proprio così?

A chi gioverebbe un’instabilità nella nazione con la più grande riserva petrolifera del mondo? Sì, perchè il venezuela, secondo i dati aggiornati al 2011 ha più petrolio che l’Arabia Saudita..

Certamente non al popolo venezuelano, ma alle grandi compagnie petrolifere che potrebbero privatizzare il petrolio di quel paese.

Da sempre il prezzo del petrolio é legato al prezzo dell’oro, cioè gli investimenti si spostano o verso l’uno o l’altro mercato, proprio per motivi di speculazione.

In questi ultimi tempi però anche il prezzo dell’oro ( grafico in basso a destra) è diminuito, come mai?

C’è una sorta di fuggi-fuggi dal mercato dell’oro da parte dei grandi investitori, che evidentemente stanno fiutando quelcos’altro, in particolare il mercato alimentare.

E’ in particolare la vendita di Etf sull’oro a farla da padrona, portando la quotazione questa settimana fino ad un minimo di 1.559 $ l’oncia. Ricordiamo che il prezzo dell’oro è da 12 anni che ha rialzi.

Ora tutto questo può cambiare, le alleanze commerciali e quindi anche politiche tra Venezuela – Cina – Iran avranno un loro enorme peso nello scacchiere economico mondiale,il blocco dei ‘paesi poveri’ sostenute da queste 3 nazioni, non sembra più tanto povero, l’unica speranza che abbiamo è che il Venezuela non diventi un bagno di sangue e terreno di scontro tra questi 2 nuovi grandi blocchi politici.

Si attendono nuovi sviluppi.