E’ grazie alle minoranze del PD, quelle che non volevano il Job Act che questo invece, é passato con 166 voti a favore e 112 NO: l’articolo 18 é stato cancellato.
In realtà, siamo solo alla prima fase, perchè poi la legge contiene le deleghe al governo ad emanare entro sei mesi i decreti su:
- nuovo contratto a tutele crescenti,
- riordino dell’assicurazione sociale per l’impiego (Aspi),
- nuovi ammortizzatori sociali,
- servizi per il lavoro e le politiche attive,
- codice semplificato delle discipline e delle tipologie contrattuali,
- razionalizzazione delle procedure e degli adempimenti,
- aggiornamento delle misure di tutela della maternità
Una vittoria di Renzi contro i sindacati:
Renzi gongola, e le sue dichiarazioni sono di gioia, al limite dell’imbarazzante: “Abbiamo tolto l’articolo 18, è successa una cosa enorme, cambia l’Italia. Ed è un risultato ottimo in Senato, con 166 a 112 aumenta ancora il divario tra maggioranza e opposizione, siamo a più 54”
Per i lavoratori andrà meglio o andrà peggio?
- Difficile dirlo, bisognerà aspettare anche le leggi delega per poter valutare bene, ma non solo: bisognerà aspettare cosa accadrà poi nella realtà. I lavoratori potranno essere licenziati più facilmente? Forse é un bene se si tratta di lavoratori sfaticati che non vanno mai a lavorare e che non possono essere licenziati perché hanno un posto di lavoro pubblico, forse é un male per i lavoratori di piccole aziende che nessuno tutela e che ora saranno ancor meno tutelati. Bisogna vedere.
Lavoro: il Job Act è legge: cancellato l’art. 18ultima modifica: 2014-12-04T08:33:23+01:00da
Reposta per primo quest’articolo
Pingback: Telegramma non consegnato: Poste deve risarcire 127 mila euro | Economia Italiana